mercoledì 16 gennaio 2008

JOAN MIRO'

Joan Miro'
Joan Miro e' uno dei maggiori artisti del Novecento. La sua interpretazione della realta', fatta di visioni poeticamente semplificate e quasi fiabesche, ha segnato l'immaginario di generazioni di artisti ed e' stata oggetto di moltissimi studi.
Tutta l'arte di Miro' e' segnata da un profondo attaccamento per la nativa Catalogna per le sue genti e le sue
tradizioni.
Nei primi anni di attivita' quell'universo viene rappresentato in maniera ideale e quasi mitica, con uno stile inconfondibile che coniuga la resa per il dettaglio e la liberta' espressiva tipica delle avanguardie. Con il trasferimento a Parigi e la frequentazione di personalita' quali Picasso, Hemingway o Andre' Breton, il tema della terra resta centrale nella sua ricerca, anche se il linguaggio cambia radicalmente. La scoperta del surrealismo e' stata per me la svolta decisiva che mi ha fatto abbandonare il realismo per l'immaginario, disse.
Le nuove sollecitazioni lo spingono a dare vita ad un tipo di paesaggio piu' lirico e astratto, in cui il mondo rurale e' evocato da pochi, delicatissimi segni.
Raggiunto il successo, durante gli anni Trenta, Miro' continua a sperimentare formule espressive sempre nuove e il tema della terra si sovrappone a quello della materia e dei materiali. E' in questo periodo che il maestro catalano inizia anche a cimentarsi con gli assemblaggi tridimensionali, costruzione di oggetti combinati tra loro con una fantasia e una sensibilita' uniche.
Nei dipinti che precedono lo scoppio del secondo conflitto mondiale la pittura ed il colore ritornano protagonisti. L'artista utilizza supporti inusuali come il rame e una tavolozza di colori violenti e vivaci con cui da vita a paesaggi che sembrano di un altro mondo, popolati di figure misteriose. Negli anni seguenti Miro' introduce nei quadri materiali come caseina, pece, sabbia e ghiaia raggiungendo un grado di espressivita' che precorre l'Action Painting e l'informale.
Dopo la guerra l'artista fa ritorno in Spagna e nella sua terra trova l'ispirazione per un''ulteriore evoluzione: lavora con la ceramica e inizia a confrontarsi con formati monumentali, concentrandosi soprattutto sui temi della donna e della sessualita' Dal 1956 Miro' si trasferisce nel nuovo atelier di Palma di Maiorca. La sorgente della sua poesia sembra inesauribile, tanto che continua a realizzare opere con l'entusiasmo e la tensione di sempre. A queste date, le sue creazioni sono gia' nei piu' importanti musei del mondo ma lui, sempre alla ricerca di nuovi traguardi espressivi, afferma "
Non penso mai alle cose che ho fatto, penso alle cose che sto facendo e che faro'.

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