giovedì 31 gennaio 2008

FRASI

QUASI TUTTI CONSUMANO LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO PER TIRARE A CAMPARE, E QUEL POCO CHE GLI RESTA LI TERRORIZZA A TAL PUNTO CHE CERCANO CON OGNI MEZZO DI SBARAZZARZENE. GOETHE

martedì 29 gennaio 2008

DIPINTI NAIF

DIPINTI NAIF

La pittura NAIF trae origini, per quanto attiene al proprio nome, da un vocabolo della lingua inglese (naif o naive) che indica ingenuita' semplicita'.
Naif e' dunque l'opera di pittori che esprimono situazioni, emozioni, riferendosi a luoghi geografici o ad immagini tra le piu' disparate, omogenee tra loro ed esprimendosi con caratteri grafici e cromatici e tecniche differenziate, hanno come carattere fondamentale comune l'assenza di tecnicismi scolastici, un linguaggio elementare, spesso infantile (mancanza di proporzioni, di prospettiva etc) tendenzialmente scorretto dal punto di vista delle regole "grammaticali", carenza superata e riscattata pero' da una forte e distintiva capacita' espressiva.
Caposcuola della pittura NAIF fu il francese Henri Rousseau detto il Doganiere, le sue raffigurazioni della periferia i Parigi e del giardino botanico e le fantastiche visioni della giungla diedero un importante contributo allo sviluppo dell'arte moderna.
In Italia una figura importante dell'arte Naif fu quella di Antonio Ligabue, i quadri ritraggono a colori vivissimi animali feroci in ambienti domestici

lunedì 28 gennaio 2008

IMMAGINI

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POESIE

CHE ALLEGRIA VIVERE
E SENTIRSI VISSUTO.
ARRENDERSI
ALLA GRANDE CERTEZZA, OSCURAMENTE,
CHE UN ALTRO ESSERE, FUORI DI ME, MOLTO
LONTANO
MI STA VIVENDO......
CHIUSO ALL'AMORE......
CHE ESISTE UN ALTRO ESSERE CON CUI GUARDO
IL MONDO......
CHE ESISTE UN'ALTRA VOCE CON CUI IO DICO COSE...........
PEDRO SALINAS

POESIE

Consunto da fatica, corro presto a letto
caro ristoro al corpo distrutto dal cammino,
ma allor nella mia testa s'apre
un'altra via
a stancar la mente or che il mio corpo ha tregua:
svelti i miei pensieri da lontano ove dimoro
volgono in fervido pellegrinaggio a te
e tengono spalancate le mie palpebre pesanti
scrutanti quelle tenebre che il cieco sol conosce:
ma ecco che la vista immaginaria
del mio cuore
presenta la tua ombra al mio sguardo
senza luce,
che simile a diamante sospeso nel buio piu' nero,
fa la cupa notte bella e il suo vecchio volto nuovo.
Cosi' di giorno il corpo, di notte la mia mente
per colpa tua e mia non trovano pace.
WILLIAM SHAKESPEARE
Come un pessimo attore in scena
colto da paura dimentica il suo ruolo,
oppur come una furia stracarica di rabbia
strema il proprio cuore per impeto eccessivo,
anch'io sentendomi insicuro non trovo le parole
per la giusta apoteosi del ritual d'amore, e nel colmo del mio amor
mi par mancare
schiacciato sotto il peso della sua potenza.
Sian dunque i versi miei, unica eloquenza
e muti messaggeri della voce del mio cuore,
a supplicar amore e attender ricompensa,
ben piu' di quella lingua che piu' e piu' parlo.
Ti prego impara a leggere il silenzio
del mio cuore
e' intelletto sottil d'amore intendere con gli occhi.
WILLIAM SHAKESPEARE

POESIE

Come le onde si susseguono verso la pietrosa riva,

cosi' i nostri minuti si affrettano alla lor fine,

ciascuno spingendo via quello che ha dinnanzi,

tutti con incessante affanno lottano in avanti.

Quando una nuova vita, affacciatasi alla luce, con gran fatica

e' giunta alla sua maturita',

insidiosi influssi le contrastan tale gloria, e il tempo ora distrugge

il dono che le diede.

Il tempo travolge il fiore della gioventu' e scava fonde rughe in fronte alla bellezza,

si pasce delle piu' rare dolcezze del creato e nulla e'

risparmiato al mietere della sua falce:

ma i miei versi resisteranno

alla futura eta'

per dire il tuo valore contro

il suo crudel potere.

WILLIAM SHAKESPEARE

poesie

WILLIAM SHAKESPEARE
Quando quaranta inverni, avranno aggredito la tua fronte
e scavato fonde trincee nel campo della tua bellezza, la superba veste della tua gioventu' ,
or tanto ammirata, sara' considerata un cencio di nessun valore,
se allora ti venisse chiesto dove giace il tuo fascino
e dove si e' perso l'amore dei tuoi ruggenti giorni,
ammettere che e' in fondo ai tuoi occhi incavati
sarebbe penosa vergogna ed inutile vanto.
Qual maggiore lode avrebbe l'uso della tua bellezza
se tu potessi rispondere " questa mia bella creatura pareggia il mio canto e giustifica la mia
vecchiaia" dimostrando che e' tua la bellezza ereditata"
Questo sarebbe rinnovarti quando sarai vecchio,
e veder caldo il tuo sangue
quando il tuo sara' freddo.

venerdì 25 gennaio 2008

SCAGLIE

SCAGLIE Per gli appassionati di Cinema............e molto altro....... Basta Guardare.

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DANZA

DANZA

DANZA

A MIO PADRE

OGGI DEDICO QUESTA PAGINA A MIO PADRE
E PUBBLICO PARTE DELLE SUE OPERE,
CHE IO REPUTO ESTREMAMENTE BELLE.
a mio Padre
LAMA NELLO

POESIE

Paul verlaine
CANZONE D'AUTUNNO
I singhiozzi lunghi,
dei violini d'autunno,
mi feriscono il cuore
con languore monotono.
Ansimante e smorto, quando
l'ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi e piango:
e me ne vado
nel vento ostile,
che mi trascina di qua e di la'
come la foglia morta.

AFORISMI

CERCA QUALCUNO CHE TI FACCIA SORRIDERE, PERCHE' CI VUOLE SOLO UN SORRISO PER FAR SEMBRARE BRILLANTE UNA GIORNATACCIA.
Paulo Coelho

giovedì 24 gennaio 2008

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A DOMANI..................................

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CANZONI DEDICATE

AMO TE

Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo, amo in te

l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte

amo in te le cose lontane

amo in te l'impossibile

entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno

di sole e

sudato affamato infuriato

ho la passione del cacciatore

per mordere nella tua carne.

Amo in te l'impossibile

ma non la disperazione.

Nazim Hikmet

CANZONI

"......E sara' la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo......" Fabrizio De Andre'

POESIE

ISTANTI
Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita,
nella prossima cercherei di fare piu' errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di piu',
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio,
sarei meno igienico
correrei piu' rischi,
farei piu' viaggi,
guarderei piu' tramonti,
salirei piu' montagne,
nuoterei piu' fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei piu' gelati e meno fave,
avrei piu' problemi reali e meno immaginari.
Io sono una di quelle persone che ha
vissuto sensatamente,
e precisamente ogni minuto della sua vita,
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di
avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello e' fatta la
Vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in
nessun posto senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un
paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad
andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei cosi' fino alla fine dell'autunno.
Farei piu' giri nella carozzella,
guarderei piu' albe e giocherei di piu' con i
bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto
morendo.
Jorge Luis Borges

POESIE

IO PRONUNCIO IL TUO NOME
NELLE NOTTI OSCURE,
QUANDO GIUNGONO GLI ASTRI
A BERE ALLA LUNA,
E DORMONO I RAMI
DELLE FRONDE OCCULTE.
ED IO MI SENTO VUOTO
DI PASSIONE E DI MUSICA.
FOLLE OROLOGIO CHE CANTA
ANTICHE ORE DEFUNTE.
IO PRONUNCIO IL TUO NOME
IN QUESTA NOTTE OSCURA,
E IL TUO NOME MI SUONA
PIU' LONTANO CHE MAI.
PIU' LONTANO DI TUTTE LE STELLE
E PIU' DOLENTE DELLA MITE PIOGGIA
TI AMERO' COME ALLORA
QUALCHE VOLTA? CHE COLPA
HA COMMESSO IL MIO CUORE?
SE LA NEBBIA SI SCIOGLIE
QUALE NUOVA PASSIONE M'ASPETTA?
SARA' TRANQUILLA E PURA
SE POTESSI SFOGLIARE
CON LE DITA LA LUNA!
Federico Garcia Lorca

mercoledì 23 gennaio 2008

CANZONI

EMOZIONI
SEGUIR CON GLI OCCHI UN AIRONE
SOPRA IL FIUME E POI
RITROVARSI A VOLARE E
SDRAIARSI FELICE SOPRA ALL'ERBA AD ASCOLTARE
UN SOTTILE DISPIACERE
E DI NOTTE PASSARE CON LO SGUARDO
LA COLLINA PER SCOPRIRE
DOVE IL SOLE VA A DORMIRE
DOMANDARSI PERCHE' QUANDO CADE LA
TRISTEZZA IN FONDO AL CUORE
COME LA NEVE NON FA RUMORE
E GUIDARE COME UN PAZZO A
FARI SPENTI NELLA NOTTE
PER VEDERE
SE POI E' TANTO DIFFICILE
MORIRE
E STRINGERE LE MANI PER FERMARE
QUALCOSA CHE E'
DENTRO ME
MA NELLA MENTE TUA NON C'E'
CAPIRE TU NON PUOI
TU CHIAMALE SE VUOI
EMOZIONI
TU CHIAMALE SE VUOI
EMOZIONI
(Lucio Battisti)

POESIE

DUBITA CHE DI FUOCO
SIAN LE STELLE
E CHE IL SOLE SI MUOVA
DUBITA ANCHE CHE IL VERO
SIA BUGIARDO
MA DEL MIO AMOR
NON DUBITARE
William Shakespeare

CANZONI

TUTTO QUELLO CHE UN UOMO SE NON FOSSE PER TE COSA AVREBBE UN SENSO SOTTO QUESTO CIELO IMMENSO NIENTE PIU' SAREBBE VERO, SE NON FOSSE PER TE COME IMMAGINARE UNA CANZONE DA CANTARE A CHI NON VUOL SENTIRSI SOLO SE NON FOSSE PER TE CROLLEREBBE IL MIO CIELO SE NON FOSSE PER TE SAREI NIENTE, LO SAI PERCHE' SENZA DI TE IO NON VIVO E MI MANCA IL RESPIRO SE TU TE NE VAI QUANDO SONO CON TE CHIUDO GLI OCCHI E GIA' VOLO D'IMPROVVISO LA MALINCONIA SE NE VA DAI PENSIERI MIEI CADE UN VELO E RITROVO CON TE, L'UNICA VERITA' SOLAMENTE TU SAI ANCHE SENZA PAROLE DIRMI QUELLO CHE VOGLIO SENTIRE DA TE IO NON TI LASCIERO' FINO A QUANDO VIVRO' TUTTO QUELLO CHE UN UOMO PUO' FARE STAVOLTA PER TE LO FARO' UNA PIOGGIA DI STELLE ORA BRILLA NELL'ARIA ED IL MONDO MI APPARE PER QUELLO CHE E' UN OCEANO DA ATTRAVERSARE PER UN CUORE DI DONNA O LA SPADA DI UN RE PERCHE' SENZA DI TE IO NON VIVO, E MI MANCA IL RESPIRO SE TU TE NE VAI SOLAMENTE TU SAI ANCHE SENZA PAROLE DIRMI QUELLO CHE VOGLIO SENTIRE DA TE C'E' UN TEMPO PER L'AMORE CHE SPIEGARTI NON SO TUTTO QUELLO CHE UN UOMO PUO' FARE STAVOLTA PER TE LO FARO' TU SARAI LA REGINA DEI MIEI DESIDERI L'ORIZZONTE COSTANTE, DI QUESTA REALTA' TU CHE SEI PER ME, COME VEDI TUTTO QUELLO CHE UN UOMO SOGNARE POTRA' TUTTO QUELLO CHE UN UOMO SOGNARE POTRA'. (SERGIO CAMMARIERE)

martedì 22 gennaio 2008

lunedì 21 gennaio 2008

HUNPHREY BOGART

Cinquant'anni fa scompariva una leggenda dello star-sistem ti tutti i tempi Humphrey Bogart.

Humphrey Bogart, figlio di un eminente medico e di una celebre disegnatrice, avrebbe potuto avere un'esistenza agiata, ma sempre irrequito abbandona gli studi in Medicina e si arruola come marinaio nella Prima Guerra Mondiale: qui viene ferito al labbro da un detenuto che scorta e questo decreta una sua parrticolarita' nel parlare, quel lieve difetto, non percepibile col doppiaggio, ma visibile attraverso una cicatrice sul labbro superiore.

A venti anni entra in una compagnia teatrale. La svolta lavorativa avviene a trentacinque anni, con "La foresta pietrificata " (trasposta poi al cinema): da qui in poi scrivera' pagine indimenticabili da duro ma integro, da cinico dal cuore tenero, vestendo poi i panni maledetti del detective, Sam Spade, di Rick in "Casablanca" e di tanti altri personaggi che rimarranno nell'immaginario colletivo.

Comunque vera svolta della sua vita avviene quando, a quarantacinque anni incontra la giovanissima attrice Lauren Bacall, con la quale condividerà quelli che lui non esita a definire " i piu' begli anni della sua vita" - due caratteri forti e diversi che riusciranno a convergere in un unione solidissima, fino alla precoce morte dell'attore.

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POESIE

Giaccio da solo nella casa silenziosa,
la lampada e' spenta,
e stendo pian piano le mie mani
per afferrare le tue,
e lentamente spingo la mia
fervente bocca
verso di te e bacio me
fino a stancarmi e ferirmi,
e all'improvviso son sveglio,
ed intorno a me la fredda notte tece
Luccica nella finestra una limpida stella.
O tu, dove sono i tuoi capelli biondi,
dov'è la tua dolce bocca?
Ora bevo in ogni paiacere la
sofferenza e veleno in ogni vino;
mai avrei immaginato
che fosse
tanto amaro
essere solo e senza di te!
Garcia Lorca

POESIA DEDICATA

T'amo senza sapere come, ne' quando ne' da dove,
t'amo direttamente senza problemi ne' orgoglio:
cosi' ti amo perche' non so amare altrimenti
che cosi, in questo modo in cui non sono e non sei,
cosi' vicino che la tua mano sul mio petto e' mia,
cosi' vicino che si chiudono i tuoi occhi
col mio sonno.
PABLO NERUDA
Sei tu stessa a riflettermi io
mi vedo cosi' poco
senza di te non vedo che
un deserto.
PAUL LUARD
Ho fame della tua bocca, della tua voce,
dei tuoi capelli e vado per le strade
senza nutrirmi, silenzioso,
non mi sostiene il pane,
l'alba mi sconvolge
cerco il suono liquido dei tuoi piedi
nel giorno.
Pablo Neruda
COME IN UN SOGNO
L'AMORE VIENE
CON PASSI SILENZIOSI
Tagore
Quando nella stanza sara' portata
la lampada accesa,
io andro' via. Tu forse allora ascolterai
la notte,
e, anche se io tacero', sentirai la mia canzone.
Tagore

POESIE

Eleanor
Le sere d'autunno mi ricordano te.
I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.
poi sale, abituata ormai da lungo a torbidi sguardi,
l'estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute
se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero;
la sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il
sentiero con pallido alone melanconico.
Anche d'inverno in notte senza luce
quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l'impressione di
guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la piu' crudele delle belle donne.
La mia mano afferra alle volte la lampada
e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli
e sussurro il tuo nome.
Herman Hesse

POESIE

NELLA NEBBIA
Strano vagare nella nebbia!
E' solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
ne' gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno e' solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo piu' alcuno.
Saggio non e' nessuno
che non conosca il buio
che lieve e implacabile separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere e' solitudine
Nessun essere conosce l'altro
ognuno e' solo.
Herman Hesse

venerdì 18 gennaio 2008

CANZONI

DEDICATO.......................
ECCOTI SAI TI STAVO PROPRIO ASPETTANDO
ERI QUI TI ASPETTAVO DA TANTO TEMPO
TANTO CHE STAVO PER ANDARMENE
E INVECE HO FATTO BENE SEI IL PRIMO PENSIERO CHE AL MATTINO MI SVEGLIA,
L'ULTIMO DESIDERO CHE LA NOTTE MI CULLA SEI LA RAGIONE PIU' PROFONDA DI OGNI MIO GESTO, LA STORIA PIU' INCREDIBILE CHE CONOSCO. ECCOTI COME UN URAGANO DI VITA E SEI QUI NON SO COME TU SIA RIUSCITA PRENDERMI DAL MIO SONNO, SCUOTERMI E RIATTIVARMI IL CUORE, SEI IL PRIMO MIO PENSIERO CHE AL MATTINO MI SVEGLIA L'ULTIMO DESIDERIO CHE LA NOTTE MI CULLA, SEI LA RAGIONE PIU' PROFONDA DI OGNI MIO GESTO, LA STORIA PIU' INCREDIBILE CHE CONOSCO, ECCOTI ORA CHE NON SEI IN CASA, TU SEI QUI MI PARLAVI PER OGNI COSA, GLI OGGETTI SEMBRANO TRASMETTERMI L'AMORE NELLO SCEGLIERMI. ECCOTI FINALMENTE SEI ARRIVATA, E SEI QUI E NON SAI QUANTO MI SEI MANCATA, SPERAVO TU ESISTESSI PERO' NON IMMAGINAVO TANTO, SEI IL PRIMO MIO PENSIERO CHE AL MATTINO MI SVEGLIA, L'ULTIMO DESIDERIO CHE LA NOTTE MI CULLA, SEI LA RAGIONE PIU' PROFONDA DI OGNI MIO GESTO LA STORIA PIU' INCREDIBILE CHE CONOSCO CONOSCO CONOSCO CONOSCO CONOSCO CONOSCO CONOSCO.......

giovedì 17 gennaio 2008

IMMAGINI

AFORISMI

Preferisco essere...... "Peferisco essere un sognatore fra i piu' umili, immaginando quel che avverra' piuttosto che essere un signore fra coloro che non hanno sogni e desideri" Kahlil Gibran Il valore di..... "Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula." Kahlil Gibran Datemi il.......... Datemi il silenzio e sfidero' la notte Kahlil Gibran

AFORISMI

E' SOLO COL CUORE..........
E' solo col cuore che possiamo
vedere in modo giusto:
cio' ch'e' essenziale e'
invisibile all'occhio.
Antoine de Saint-Exupéry
LA FELICITA' NON........
La felicita' non sta nell'essere amati:
questa e' soltanto una soddisfazione di vanita'.
La felicita' sta nell'amare.
Thomas Mann

POESIE

MA
La prima volta mi sono innamorato
dello splendore dei tuoi occhi
del tuo riso
della tua gioia di vivere.
Adesso amo anche il tuo pianto
e la tua paura di vivere
e il timore di non farcela
nei tuoi occhi.
Ma contro la paura
ti aiutero'
perche' la mia gioia di vivere
e' ancora lo splendore dei tuoi occhi.
Eric Fried
AFFERRO LE TUE MANI
Afferro le tue mani
e le stringo al mio petto.
Tento di riempire le mie braccia
della sua bellezza,
di depredare con i baci,
il suo dolce sorriso,
di bere i suoi bruni sguardi
con i miei occhi.
Ma dov'e'
Chi puo' spremere l'azzurro del cielo?
Cerco di afferrare la bellezza:
essa mi elude
lasciando soltanto il corpo
nelle mie mani.
Stanco e frustrato mi ritraggo.
Come puo' il mio corpo toccare
il fiore che soltanto
lo spirito riesce a sfiorare?
Tagore
SE TU MI PARLI
Se tu mi parli
Riempiro' il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopportero'.
Restero' qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.
Ma arrivero' al mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inondera' il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.
Tagore

BAUDELAIRE

SPLEEN di CHARLES BAUDELAIRE Quando come un coperchio, il cielo pesa greve e basso sull'anima gemente in preda a lunghi affanni, e quando versa su di noi, dell'orizzonte tutto il giro abbracciando, una luce nera triste piu' delle notti: e quando si e' mutata la terra in una cella umida, dove se ne va su pei muri la speranza sbattendo la sua timida ala, come un pipistrello che la testa picchia sui fradici soffitti.

POESIE

CHARLES BAUDELAIRE
L'albatro
Spesso, per divertirsi,
gli uomini d'equipaggio
catturano gli albatri,
grandi uccelli dei mari,
che seguono,
indolenti compagni di viaggio,
il vascello
che va sopra gli abissi amari.
E li hanno appena posti,
sul ponte della nave
che, inetti e vergognosi,
questi re dell'azzurro
pietosamente calano
le grandi ali bianche,
come dei remi inerti,
accanto ai loro fianchi.
Com'e' goffo e maldestro,
l'alato viaggiatore!
Lui, prima cosi' bello,
com'e' comico e brutto,
qualcuno con la pipa,
gli solletica il becco,
l'altro, arrancando,
mima l'infermo che voleva!
Il Poeta assomiglia
al principe dei nembi
che abita la tempesta
e ride dell'arciere:
ma esule sulla terra
al centro degli scherni,
per le ali da gigante
non riesce a camminare.