lunedì 21 gennaio 2008

POESIE

Eleanor
Le sere d'autunno mi ricordano te.
I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.
poi sale, abituata ormai da lungo a torbidi sguardi,
l'estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute
se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero;
la sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il
sentiero con pallido alone melanconico.
Anche d'inverno in notte senza luce
quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l'impressione di
guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la piu' crudele delle belle donne.
La mia mano afferra alle volte la lampada
e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli
e sussurro il tuo nome.
Herman Hesse

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