mercoledì 12 marzo 2008

PABLO NERUDA

QUI TI AMO di

PABLO NERUDA

Qui ti amo, qui ti amo,

negli oscuri pini si districa il vento.

Brilla la luna sulle acque erranti.

Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

La nebbia si scioglie in figure danzanti.

Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.

A volte una vela.

Alte, alte stelle

o la croce nera di una nave.

Solo.

A volte albeggio,

ed e' umida persino la mia anima.

Suona, risuona il mare lontano.

questo e' un porto

Qui ti amo.

Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde

Ti sto amando anche tra queste fredde cose.

A volte i mie baci vanno su quelle grandi navi gravi,

che corrono per il mare verso dove non giungono.

Mi vedo gia' dimenticato come queste vecchie ancore.

I moli sono piu' tristi

quando attracca la sera.

La mia vita s'affatica invano, affannata.

Amo cio' che non ho.

Tu sei cosi' distante.

La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.

Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.

La luna fa girare la sua pellicola da sogno.

Le stelle piu' grandi mi guardano con i tuoi occhi.

E poiche' io ti amo, i pini nel vento

vogliono cantare il tuo nome

con le loro foglie di filo metallico.

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